TERAMO – Non c’è soltanto l’allargamento del cratere sismico ad altri 9 comuni abruzzesi e tra questi 5 del Teramano (Isola del Gran Sasso, Colledara, Castel Castagna, Fano Adriano, Pietracamela), negli emendamenti approvati dalla Commissione Ambiente. Oggi il Governatore Luciano D’Alfonso è venuto a spiegare ai sindaci abruzzesi del cratere, cosa si è deciso in sede di cabina di coordinamento a Palazzo Chigi con il Commissario Vasco Errani.
Venti milioni per i danni indiretti a lavoro e turismo. E’ stato disposto un primo stanziamento di 20 milioni di euro per i danni indiretti nei settori di lavoro e turismo (come ad esempio le mancate prenotazioni o disdette di clienti). D’Alfonso ha messo le mani avanti, invitando i sindaci a un "patto d’onore", riferendosi ironicamente ai pullman con cui i primi cittadini sono andati a Roma a protestare lo scorso 2 marzo: ben sapendo che si tratta di una somma irrisoria, «capiamoci bene – ha detto – ve lo dico in anticipo senza che poi fate gli autobus, per adesso ci sono 20 milioni, il punto era far partire il principio, dopodichè, con le manovre successive, stabiliamo il seguito. Patto d’onore allorta, gli autobus per le vacanze…».
Zone franche tra un mese. Le zone economiche speciali saranno istituire entro un mese al massimo. «Non sono entrare adesso – ha motivato D’Alfonso – perchè il Mef non ha superato le difficoltà della normativa comunitaria, però vi dico che al 99 per cento entro il 20 o il 22 di aprile, nella manovra ci sarà la copertura finanziaria per insediarle. qui ragazzi dobbiamo fare un ragionamento serio per quanto riguarda l’insediamento delle Zes: non potrà essere una replica di questa zona comunque e in ogni dove. Probabilmente si conoscerà in una prima fase una segmentazione in alcune realtà e poi vedremo come condurre questo in ogni luogo. Non voglio generare una guerra tra poveri».
Le case distrutte dalle frane. Ma la notizia che aspettavano maggiormente, sulle altre, alcun sindaci come quelli di Civitella, Campli e Atri, è quella del riconoscimento giuridico del diritto a ricostruire le abitazioni distrutte dalle frane al pari di quelle danneggiate o distrutte dalle frane. E’ il caso di Ponzano, Ripe, Castelnuovo di Campli,, Atri e qualche segmento di Castiglione Messer Raimondo.
E per la viabilità? Quello che non c’è nel decreto sisma, ha spiegato D’Alfonso, è previsto nell’Ordinanza Abruzzo – che però stranamente non viene ancora ‘bollinata’ come da tempo si attende – o nel piano straordinario che l’Anas ha elaborato, su indicazioni di una sorta di lista della spesa che farà la Regione, per far fronte ai dissesti alla viabilità provinciale e regionale.